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Estate a Verona: 5 gite per un weekend formato famiglia

famiglia seduta su un prato in montagna Veneto

L’estate è la più bella stagione per godersi weekend con giornate lunghe e soleggiate tutti insieme. La zona intorno a Verona offre una ricca varietà di gite che regalano un perfetto mix di panorami, sport e buon cibo. Ecco 5 gite per trascorrere un weekend d’estate a Verona diverso dalla routine che abbiamo provato con due bimbi e con il cane e che ci hanno fatto divertire di più.

In questo articolo su 5 gite per un week-end d’estate a Verona troverai

1. Gita sul monte Baldo con pranzo super panoramico
2. Un tuffo al Lago di Garda con trekking al borgo di Campo
3. La conquista di una croce di Vetta sul Monte Carega
4. Una notte in rifugio in Lessinia
5. Camminare sospesi in un ponte tibetano

1-  Gita sul monte Baldo con pranzo super  panoramico

Monte Baldo

 

D’estate a Verona, partendo dal paese di Spiazzi con un trekking di circa 1 ora si possono raggiungere due Rifugi che offrono un panorama a 360° sul Lago di Garda dall’alto, la catena degli Appennini, il Monte Rosa e le Prealpi bresciane: sono il Rifugio Fiori del Baldo (a 1850 metri) e il Rifugio Chierego (a 1911 metri).

Leggi il nostro articolo con tutti i dettagli su questo trekking con i bambini e dogtrekking sul Monte Baldo

2-  Un tuffo al Lago di Garda con trekking al borgo di Campo

lago di Garda

 

Il lago di Garda è il più grande Lago del Nord Italia ed è famoso per le sue spiagge sia libere che attrezzate, per tanti tipi di sport che qui si possono praticare (dal windsurf alla barca a vela, dall’arrampicata alla mountain bike e tanti altri). Però c’è anche un suo lato meno conosciuto dal turismo di massa che è quello degli antichi borghi che si trovano nascosti sulle sue rive.

Tra questi molto caratteristico è il leggendario borgo di Campo, frazione del Comune di Brenzone sul Garda. Il borgo che si dice sia disabitato, quando invece non lo è (conta 13 abitanti) è raggiungibile con un semplice trekking che parte dalla riva del lago precisamente nel Comune di Brenzone.

Ci si arriva salendo attraverso un’antica mulattiera circondata da ulivi in circa 20-30 minuti di camminata (non consigliato l’uso di qualsiasi tipo di passeggino). La salita è super ripagata dal panorama che si può ammirare all’arrivo e dall’atmosfera d’altri tempi che si respira in questo minuscolo paesino. Le case sono caratterizzate da muri di pietra ben tenuti, da strette viuzze di ciottoli. C’è una chiesetta visitabile adiacente ad una sorgente d’acqua potabile e ci sono diversi punti in cui si può fermarsi a fare un pic-nic. Uno scorcio in particolare mi è rimasto nel cuore: la vista dal balcone di Giulietta. Questo minuscolo balconcino che si scopre salendo una scala di pietra di una delle case abbandonate ha un tavolino per due persone ed è perfetto per un pic-nic intimo e romantico! Da lì, infatti la vista che si gode sul lago di Garda è magnifica.

A Campo si tengono numerosi eventi musicali e teatrali che si possono trovare sul sito del Comune di Brenzone.

Prima e dopo il trekking il consiglio è quello di attrezzarvi con asciugamano e costume per un tuffo dal pontile della spiaggia libera sul Lago di Garda che si trova a bordo strada.

 

Leggi il nostro articolo sui Borghi Abbandonati in Veneto

 

3-  La conquista di una croce di Vetta sul Monte Carega

Carega montagna verona

 

Il sogno e la soddisfazione di raggiungere una croce di vetta, simbolo del raggiungimento di una cima di una montagna è facilmente attuabile con una passeggiata di circa 3 ore e mezza partendo dal Rifugio Revolto che si trova a 1333 metri a Giazza e arrivando alla cima del Monte Carega a 2259.

Il gruppo montuoso del Carega si trova sul confine tra le provincie di Verona, Vicenza e Trento e fa parte del gruppo delle Piccole Dolomiti. Per questa escursione il consiglio è quello di partire al mattino presto e fermarsi a fare diverse tappe lungo la strada. Lungo il percorso, infatti, si possono incontrare il Rifugio Pertica (dal quale partono diverse vie ferrate che portano alla cima del Monte Carega), il Rifugio Scalorbi (1767 metri) e infine il Rifugio Fraccaroli a 2239 metri. Quest’ultimo nonostante si trovi in Trentino appartiene al CAI della provincia di Verona.

Nonostante il dislivello sia in tutto di 900 metri, la difficoltà è media ed è fattibile anche da bambini buoni camminatori. Si possono usare anche passeggini da trekking oppure zaini porta bimbi. Per i bambini curiosi e interessati alla storia questa zona ha un certo fascino perché è stata teatro di diversi scontri bellici che tra queste montagne hanno visto l’insediamento di diversi campi militari.

4- Una notte in rifugio in Lessinia

Un’esperienza da provare una volta nella vita è quella di trascorrere una notte in uno storico rifugio in Alta Lessinia. Tra quelli che a noi sono piaciuti di più c’è il Rifugio Lausen (“Casa dei buoi” nell’antica lingua cimbra) che si trova nell’omonima Località nel Comune di Velo Veronese ad un’altitudine di 1260 metri posto in una posizione panoramicamente strategica.

Nelle giornate più terse si riescono a scorgere sia gli Appennini che i colli Euganei e pure la pianura padana fino alla città di Venezia. Il rifugio è raggiungibile attraverso diversi sentieri, ma quello più particolare è quello che attraversa la Valle delle Sfingi (una “città” di antiche formazioni rocciose che si trova in località Camposilvano di Velo Veronese).

Anche al Rifugio Castelberto, sempre in Lessinia, si può pernottare. Questo è un rifugio storico che era un’ex caserma militare durante la Prima Guerra Mondiale.

 

Leggi il nostro articolo su come raggiungere il Rifugio Castelberto attraverso uno dei più bei trekking della Lessinia

 

Il pernottamento in Rifugio prevede una ricca cena tipica con prodotti freschi e super genuini. Gli animali sono ammessi richiedendolo al momento della prenotazione.

5- Camminare sospesi su un ponte tibetano vicino a Verona

Quinta e ultima idea per una gita d’estate a Verona è l’esperienza adrenalinica adatta a tutta la famiglia di attraversare un ponte tibetano. Facilmente raggiungibili in auto da Verona ce ne sono addirittura tre (anche se solo due sono “formato famiglia”). Sono il ponte tibetano a Torri del Benaco, ponte AVIS nelle Valli del Pasubio e quello della Val Sorda a Marano di Valpolicella. Per arrivare a quest’ultimo si deve percorrere un sentiero per escursionisti esperti e quindi con non è da considerare come prima scelta con i bambini.

Il ponte tibetano a Torri del Benaco è nei pressi del Lago di Garda ed è stato inaugurato esattamente un’estate fa (nell’Agosto 2019). Costruito come collegamento tra Pai di Sopra e Crero, il ponte raggiunge un’altezza di 45 metri dal suolo ed ha una lunghezza di 34. Si raggiunge con una semplice passeggiata di 40 minuti con partenza dalla località di Pai di Sotto lungo il sentiero CAI n.38. E’ possibile fare anche il percorso inverso partendo da Crero e camminando lungo il sentiero CAI n.39. Per entrambi i percorsi si consiglia di avere un’attrezzatura adeguata con scarpe da trekking e zaino porta bimbi nel caso i bambini non siano ancora in grado di camminare per lunghe distanze. Arrivati sul ponte si può godere di una vista panoramicamente stupenda sul lago di Garda.

Il ponte tibetano AVIS nelle valli del Pasubio , invece, è sospeso a 30 metri e più dal suolo si trova lungo la Strada del Re e conduce fino al Rifugio Campogrosso. Siamo nelle Piccole Dolomiti tra le Prealpi Vicentine.

 

Come vedete Verona d’estate con i bambini non è solo monumenti e città, ma è anche natura, escursioni e avventura. Se provate qualche escursione che vi ho consigliato o se ne avete da suggerire delle altre scrivetemi nei commenti, mi farebbe piacere condividere sempre nuove informazioni sulla mia amata Verona.

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